Mai avrei immaginato di essere
tanto felice per la fine della seconda superiore, ma è stata un tale agonia,
che sono contenta di essermene liberata!!! Ovvio che non sono io che vado a
scuola, io partecipo osservando silenziosa e facendo finta di niente davanti agli eventi
che si susseguono, soprattutto davanti a quelli negativi. Non ho infatti alzato
un sopracciglio di fronte all’1 in latino di ottobre, limitandomi a dire “va be’
sarà per la prossima volta” né di fronte al 10- sempre in latino, accompagnando
l’annuncio con un semplice “Bravo!”. Ho ceduto un po’ di fronte all’invio della
foto, in diretta da scuola, che ritraeva la pagina del diario con un 8 in
storia vergato dalla temibilissima prof. Di italiano, anche perché consapevole
che nessuno in quella classe l’aveva mai preso!! L’adorabile adolescente,
denominato anche Mr. Simpatia, è infatti titolare di una storia scolastica, da
due anni a questa parte, caratterizzata dalla cosiddetta altalena. Si passa
dall’uno al 10 con una facilità disarmante… il minimo storico si raggiunge con
l’inizio del secondo quadrimestre, per poi risalire lentamente. Il gioco sta
nel risalire in tutte le materie, l’anno scorso non ce l’ha fatta, quest’anno
sì, evidentemente si specializza!! Scherzi a parte il fanciullo manifesta una sempre
più forte allergia per i libri, come del resto la maggior parte dei suoi
colleghi, e così è meglio far finta di nulla! Anche perché più dici studia,
meno lo fa, come per far dispetto a me. Quindi mi taccio e mi mangio il fegato
e per fortuna che è finita, perché altrimenti toccava passare al pancreas! Poi
è un fetentone, perché nel momento di minimo storico, caratterizzato da lettere
e convocazioni scolastiche, mi chiede regaloni in cambio della promozione a
giugno. Quest’anno ritenendo la cosa impossibile, mi sono fatta scappare un sì
assolutamente inappropriato e adesso, davanti ai quadri con scritto PROMOSSO,
ha teso la manina, dicendo con un sorrisino “sono passato a giugno…”. Visto che
in casa mia vige il principio “ogni promessa è debito”, mi ritroverò a fare un
regalo da capogiro, cretina che sono!
Comunque, sono proprio contenta,
così mi passo un’estate decente, senza rincorrerlo con i libri in mano come l’anno
scorso!
Per festeggiare mi son prodotta
in questa “Crema cotta con fragole glassate”, reperita sul numero di giugno
della “Cucina Italiana”. La ricetta in realtà mi garbava moltissimo, a parte l’esorbitante
numero di uova, che peraltro mi sono rifiutata di usare. L’ho variata quindi
come segue:
Crema cotta con fragole glassate
500 gr di latte
250 gr di fragole
220 gr di zucchero
200 gr panna fresca
2 tuorli e un uovo (l’originale diceva 5 tuorli e due uova)
1 limone non trattato
2 cucchiai di maizena (io)
Battere le uova con 75 grammi di
zucchero fino ad ottenere un impasto spumoso. Scaldare il latte con la panna e
75 grammi di zucchero, fino al bollore. Sciogliere nel latte i due cucchiai di
maizena, e versare il tutto a filo sopra le uova continuando a montare.
Spegnere il mixer e mischiare lentamente con un cucchiaio fino a che sarà
andata via la schiuma. Versare la crema in sei stampini e metterli per la
cottura a bagnomaria in una pirofila con l’acqua che arriva fino a metà
stampini. Mettere in forno a 180° per 45 minuti (la ricetta diceva 120° per un’ora
e mezza, ma io non ho pazienza!). Fatele raffreddare nella pirofila e prima di
sformarle mettetele nel frigo per 4 o 5 ore (io tutta la notte). Mondate le
fragole e tagliatele a pezzetti, sciogliete 15 grammi di burro in una padella,
unite le fragole, 70 grammi di zucchero e la scorza del limone. Cuocere fino a
che le fragole non si glassano (3-4 minuti). Sformare le creme e servitele con
le fragole glassate. Io ho aggiunto alle fragole a fine cottura una decina di
foglie di menta tritate grossolanamente. Buon dolce e buone vacanze a tutti gli
studenti!
Un bravo se lo merita proprio il tuo Mr. Simpatia.
RispondiEliminaQuell'8 in Ita e il 10 in Lati, da incorniciare-
Non lamentarti di gamba sana, ti avrebbe detto la mia saggia nonna. Io ti dico... CHE BELLO!
Vacanze libere da libri e da fegati e fegatelli.
Viva la fine della Scuola, Viva la promozione, Viva la TUA crema cotta!!!!
Nora
glissiamo elegantemente sull'argomento!
RispondiEliminacu cu! Eccomi qui a sborciare il tuo blog...che bello il nome!!! non puoi capire come mi piace!
RispondiEliminaIl tuo bimbo è bravissimo e credo che lottare in questa giungla di vita sia davvero difficile, per fortuna questa volta è andata via liscia e potete godervi le vacanze in santa pace!
Sei brava a fornelli e questa crema cotta lo dimostra ...ieri sera mi sono divertita davvero tanto e spero di replicare! Grazie e a presto!
ciao vale grazie! anch'io i sono divertita molto! Lo rifaremo:)
Elimina...ho scritto sborciare invece di sbirciare....qui gli sghimbescio e gli spatasciati li faccio io!!! Chissà cosa direbbe la temuta prof di italiano?!?!....pazienza io ho già dato!
RispondiEliminaah ah ah! Chissà!
Eliminama come regalo non basta questa spettacolare crema cotta???? ;)))
RispondiEliminaun bacione a te e una grattatina a tomsie!
tomsie è stesa dal caldo. Questa l'ha mangiata ma dicendo c'è moolto di meglio...
EliminaGiulia, dev'essere buonissima!
RispondiEliminalo è Mariella :)
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