La Torta Pasqualina
Come molti sanno, la mia Bibbia,
in cucina, è il Talismano della Felicità. Sarà perché buona parte delle ricette
tradizionali di casa mia vengon da lì, sarà perché quand’ero bambina e mia
madre cucinava consultava solo questa raccolta, sarà perché evoca ricordi
felici; sarà quel che sarà, così è. Infatti, quando ho saputo che questo mese
di settembre l’MTC avrebbe avuto come protagonista la torta “Pasqualina”, presa
in diretta dalla più fedele tradizione genovese, è lì che sono andata a
guardare, nel tentativo, come ha chiesto Alessandra di Menù Turistico, di
recuperare quante più possibili ricette “vere”. E lì mi son fermata; perché la signora Ada Boni
ci mette due pagine fitte fitte a spiegare come si fa la Torta Pasqualina,
esordisce chiamandola la “gloria” di Gevova e riporta anche questo detto
“beneita e beneisia quella
magnin-a
Ca sa ben unn-a torta Pasqualina”
“Benedetta e ribenedetta quella
manina che sa fare la Torta Pasqualina”. Conquistata dall’incipit e dal
rispetto dell’autrice nei confronti della tradizione ho deciso che la mia prima
Pasqualina doveva essere questa.
L’unica variazione importante è
stata la pasta, perché il Talismano indicava 500 gr. Di farina e mi sembrava
che sarebbe venuta troppa pasta per le mie esigenze. Quindi come da regolamento
la pasta e le indicazioni su questa le ho prese da qui, il resto è Talismano.
300 gr di farina (io manitoba)
sale
30 gr di olio EVO oltre quello per cucinare
½ bicchiere di vino bianco secco
1,2 Kg di bietole
150 gr di ricotta uniti a 100 gr di yogurt
greco (per sostituire la “prescinseua”)
2 pugni di parmigiano grattugiato
1 pugno di funghi secchi
1 spicchio di aglio
Trito di cipolla
Maggiorana
Uovo
Impastare la farina con l’olio, il sale, il
vino e circa ½ bicchiere di acqua (la pasta deve venire morbida ma non
appiccicosa). Dividere in 5 palline (io 9) e fare riposare per 2 ore coperta da
pellicola.
Soffriggere in una padella il trito di cipolla
con 4 cucchiai di olio Evo (non troppa per me circa ¼ di una cipolla media).
Ammorbidire i funghi secchi in acqua fredda e tagliarli finemente; quando la
cipolla sarà imbiondita, unire i funghi e l’aglio. Lasciare cuocere a fuoco
basso per una decina di minuti. Pulire 1,2 kg di bietole, togliendo quasi tutta
la parte del gambo, tagliarle a striscioline e cuocere nella padella dei
funghi. Aggiungere la maggiorana (io 5 gr fresca). Lasciare sul fuoco fino a
quando il composto non si sarà asciugato bene; regolare di sale, pepe e
togliere dal fuoco. Lasciare raffreddare e unire un pugno di parmigiano. In una ciotola lavorare la ricotta con lo
yogurt, unire un uovo e un pugno di parmigiano, un pizzico di maggiorana (io 5
gr fresca), sale e pepe.
Stendere una pallina in una sfoglia sottile e
foderate il fondo e le pareti di una teglia tonda (diametro 24) unta d’olio
facendola un poco debordare Ungete la
pasta di olio con il pennello, stendete la seconda sfoglia. Riempire il guscio
con le bietole e con il composto di formaggio. Con il dorso di un cucchiaio
fate tre incavi e fate scivolare dentro ognuno un uovo (questa parte si può
omettere). Condite le uova con un pizzico di sale e un goccino di olio. Tirate
un’altra sfoglie sottile e sovrapponetela al ripieno delicatamente avendo cura
di saldarla bene sui bordi. Spennellate di olio. Tirate le altre sfoglie e sovrapporle
una alla volta avendo cura di spennerlarle di olio. Stendere la punultima
sfoglia, saldare bene ai bordi, lasciando un buchino. Inserire nel buchino una
cannuccia, soffiare aria fino a che non si gonfia bene, togliere la cannuccia e
chiudere bene in modo che non si sgonfi. Ripetere il procedimento con l’ultima
sfoglia. Infornare a 180° fino a che la pasta non diventa dorata (circa 40
minuti). Non è buona, di più.
Con questa ricetta partecipo all’MTC di settembre (forse...)
Questo post finisce dritto nella galleria (privatissima) delle ricette da incorniciare. Primo, perchè é espressione fedele e puntuale del mio stesso modo di intendere la cucina: che non sarà quello giusto, ovviamente, ma è quello in cui mi riconosco di più e che mi fa riconoscere chi è sintonizzato sulla stessa banda: una cucina che è sostanza e tradizione, al tempo stesso, trasmissione di un sapere che va in lunghezza e in profondità, che lascia parlare i piatti e la felice combinazione delle materie prime, anziché perdersi in tanti proclami. Secondo, per la nostra amica Ada (che, non per niente, scriveva due pagine fittee sulla Pasqualina).Terzo, per il cuppolone. Buonarroti & Co si staran rivoltando nella tomba, mi sa :-)
RispondiEliminaGrandissima Giulia!
Ale
sostanza di sicuro con quel che mangia il fanciullo...se non è sostanza mi mangia le gambe del tavolo!
Eliminagrazie
Buonarroti, Brunelleschi & Co.
ecco, non mi ha caricato il commento, dicevo... la cupola ti è venuta benissimo, ormai per me sei la Brunellesca della blogosfera.
RispondiEliminaBrunellesca è fantastico! Grazie Kikka!
EliminaCiao Giulia, perchè forse???
RispondiEliminaBuona la pasqualina, eh? ciao ciao
forse perchè io ho messo anche i funghi! buonissima! ciao
EliminaComplimentoni Giulia!! Ti e' venuta una meraviglia.
RispondiEliminaUn abbraccio, a presto.
bè la prima sei stata tu; hai dato fiducia a tutti! Grazie ! bacioni
EliminaGiulia che bella!!! Io non mi ci sono ancora cimentata ma ... comincio a subire la pressione dell'ansia!
RispondiEliminaNora
Attenzione alle erbette Nora! Ci siamo capite??? bacio
EliminaHai ragione, grandissimo Talismano e la tua Pasqualina è venuta molto bene, con quella guida NOn si può sbagliare! :-)
RispondiEliminaCiao, Vitto
Grazie Vitto!
EliminaBenedetta quella manina, ma benedetto l'MTC!! ;)
RispondiEliminaciao loredana
Hai proprio ragione! Benedetto MTC! un abbraccio!
EliminaWow, ma con cosa hai soffiato dentro le sfoglie, con una cerbottana?! Dì la verità! E' bellissima la tua torta, davvero complimenti :)
RispondiEliminagrazie mille elena ...era solo una cannuccia!
EliminaIo ai funghi abbinati con le bietole non avrei pensato ;) mi piace!
RispondiEliminaGaia neanche io... ma il Talismano sì!!!
EliminaGrazie mille di esser passata!
mi sono sposata il 26 luglio del 2008 e per il primo Natale ho chiesto a Babbo Natale "Il talismano della felicità", perchè questo è per noi la nostra cucina: un talismano della felicità.
RispondiEliminaIo e mio marito amiamo la buona cucina, e ci ritroviamo sempre a chiacchierare davanti ad un qualcosa di buono. E poi le ricette tradizionali sono le mie preferite. Spero di riuscire ad arrivare anche io domani con qualche idea! un bacino, sere
Grazie Sere,
Eliminail talismano è davvero un gran libro. Che bella immagine che mi hai dato...:)
baci
anche a me questo post piace tantissimo, anch'io sono un'amante del talismano, figurati che il libro che mi sono fatta regalare da mio padre per i 18 anni, e la mia copia è tutta sciupata per il troppo uso.
RispondiEliminae vogliamo poi parlare, filologia a parte, di come ti è venuta bene questa pasqualina? complimenti, davvero, bravissima!
Grazie mille Gaia! Sono un pochino negata a far le foto!
EliminaPochino eh...
Grazie di esser passata!