domenica 17 marzo 2013

Macchina pastae nacta est!







Ai posteri l'ardua sentenza...sapere se è corretta la frase, ma non vi preoccupate vivo anche senza saperlo!
Visto che in questi giorni il latino va di moda ho scelto di iniziare così!

Dicevo che è stata finalmente ritrovata, dopo lunghe e laboriose ricerche, la macchina della pasta "Imperia" di mia mamma. Era persa nei meandri del solaio, insieme a un considevole numero di "cucina italiana" d'altri tempi, visto che si tratta di numeri del 1960 o giù di li. Questo doppio ritrovamento mi ha riempito di gioia e se l'attenzione si è subito rivolta all'agognata macchina della pasta, anche l'altro reperto "archeologico" verrà passato al vaglio molto presto! Che fare con la macchina della pasta? Quale ricetta provare? Mi sono subito venuti in mente i ravioli, ma non quelli normali, bensì quelli del mio papà! Non che papà cucinasse, anche se ogni tanto amava cimentarsi ai fornelli, con risultati ineguagliabili per la cucina... Per ravioli di papà intendo i "casonsei" ( scrivo come si pronuncia perché non so come si scrive) dell'Alta Val camonica, che non assomigliano per niente a quelli bergamaschi! Non che li abbia mangiati tante volte, meno di 10 di sicuro, ma è uno di quei piatti che mi ricordano di più la mia infanzia.

Sì perché in casa erano quasi diventati una leggenda, tanto mio padre li decantava e tanto madre rifiutava di farli. Quindi le uniche volte che si potevano assaggiare queste meraviglie era quando si andava a casa dei nonni, e qui ero veramente molto piccola, oppure a casa delle due sorelle di mio padre. Quelle volte era una vera festa per tutti noi ! Addirittura i miei fratelli facevano a gara per chi riusciva a mangiarne di più e c'è chi si ricorda ancora quella volta che ne ha mangiati 13... 
Questi ravioli sono infatti molto grandi, ma purtroppo non mi ricordo molto bene la forma, anche se quasi sicuramente erano a forma di mezzaluna. Pur sapendolo, non li ho fatti così, in fin dei conti era la prima volta che mi cimentavo con la pasta fatta in casa, ma li rifarò con tutti i sacri crismi la prossima volta! Il sapore pero' era assolutamente quello! Oggi mi limito a pubblicarli per ricordarmi come ho fatto e anche perché erano tanto tanto buoni! 
Così buoni che anche l'XY di casa ne ha mangiati a quintalate!!! Ed è un caso raro visto che è a dietissima!

Casonsei della Val Camonica

per la pasta:
300 gr farina
3 uova
un pizzico di sale




per il ripieno:
800 gr di patate
1 cipolla bionda piccola
90 gr. parmigiano 
1 uovo
semi di finocchio (io no perchè XY non li ama)
3 o 4 cucchiai olio EVO leggerissimo
sale pepe noce moscata

per il condimento:
100 gr di burro
un rametto di salvia (mi mancava!)
parmigiano abbondante



Far bollire le patate con la buccia in abbondante acqua. Intanto, affettare la cipolla sottile sottile e farla soffriggere nell'olio, fino a quando non sarà appassita. Pelare le patate e schiacciarle con la forchetta; passarle nel soffritto a fuoco basso, girandole molto spesso, fino a che non hanno perso buona parte dell'umidità. Spegnere e far raffreddare. 
Preparare la pasta con uova, farina e un pizzico di sale. Intanto che riposa, riprendere il ripieno, aggiungendo il parmigiano, un cucchiaino di semi di finocchio (io no) e l'uovo. Aggiustare di sale e pepe, io aggiungo sempre anche un'abbondante grattata di noce moscata.
Tirare la pasta. Non so se sia corretto, ma mia madre usava passarla almeno tre volte tra i rulli medi e poi tirare la sfoglia finale.
Mettere sulla striscia di sfoglia le palline di ripieno, spennellando i bordi con acqua fredda, coprirla con un'altra sfoglia e ritagliare i ravioloni, avendo cura di pressare bene per evitare che si aprano in cottura
Far cuocere in abbondante acqua salata per circa cinque minuti, condire con parmigiano e burro fuso!
Buon appetito! (Questa dose secondo me è per circa 6 persone, noi li abbiamo mangiati in due, ma a più riprese!)

P.S. Le foto sono peggio del solito, ma era sera e avevo fame! :)




6 commenti:

  1. Un po' come le madeleines, questi casonsei :)
    è un ripieno davvero insolito, ma che mi attira tantissimo! Dobbiamo fare uno scambio gastro-culturale, noi due!
    Un bacione!

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  2. assolutamente sì vale!
    Comunque hai ragione, facciamo un ritiro grastronomico?
    baci

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  3. Bellissime scoperte l'Imperia ma, soprattutto le riviste di Cucina Italiana!
    Io ne ho ereditate alcune da una zia e .... sono un vero tesoro!
    Mi aspetto quindi grandi cose, cara Greta...e questi me li segno subito.
    Elvira

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  4. io purtroppo non ho luoghi misteriosi da esplorare per fare di queste scoperte, però la macchina per la pasta ce l'ho e i casonsei li posso fare :-)

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    1. tu hai tante di quelle cose da fare quest'anno che se anche avessi un castello da esplorare non ne avresti il tempo :)!
      provali a Irene piaceranno di sicuro!

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