Ieri
sera, beh insomma non proprio ieri (ndr),sono stata alla presentazione del Libro “L’ora del paTè” a Milano. Del
libro ho già parlato in un altro post e a quello vi rimando. E’ un Libro con L
maiuscola perché al di là delle ricette, peraltro tutte bellissime, in quel
libro, per me, c’è un pezzo di mondo. Un mondo di cui faccio parte, non perché
io sia una cuoca che inventi ricette degne di questo nome, ma perché dietro c’è
una community “virtuale”, ma anche incredibilmente reale. Perché non si parla
solo di ricette, ma spesso anche di vita, di problemi, di dolore e di gioia, di
vita insomma. Più volte ho tratto forza da questa community, più volte ho
partecipato, con il cuore, ai problemi di altri. Più volte le conoscenze
virtuali si sono trasformate in reali, amicizie vere e belle.
Per
me è questo il senso di appartenenza a questo gruppo e questo libro. Per questo
partecipo ogni mese a questa gara, non perché io sia al livello di tutti gli
altri, ma perché dietro c’è tutto questo. Non ultimo il fatto che mi piaccia
cucinare e che per me rappresenti una grandissima forma di relax e di amore. Cucinare
con il cuore per qualcuno che si ama è un regalo d’amore molto importante.
Tutto
sommato è questo l’importante: un dono fatto con il cuore. Che poi le persone
che amo non capiscano questa forma di amore è un dato di fatto, pazienza…
Divago
come sempre, ma vedere tante facce sconosciute, ma conosciute per tanti versi,
mi ha emozionato e quando mi emoziono mi partono i pensieri…quel che mi
dispiace è che, essendo io talpa e poco fisionomista per definizione, ho
riconosciuto ben poche persone!
Sarà
per la prossima volta, scusatemi! Non mi ricordavo più neanche che sono Greta…J
Tornando
all’MTChallenge, questo mese tocca allo strudel, proposto da Mary Lasagnapazza.
Ed è l’altra cosa bella di questo gioco, che ogni mese si impara qualcosa di
nuovo e si sperimentano nuove cose… Quindi, il primo grazie a Mary perché la
pasta di questo strudel è spettacolare, elastica, versatile, ottima insomma!
Il
limite della mia ricetta sono io. Non lo dico per sentirmi dire che sono brava,
lo dico perché se è vero che in ogni ricetta c’è una parte di noi, in me non
c’è manualità e c’è una fantasia limitata. Poi c’è entusiasmo e la voglia di
mettersi alla prova.
Quindi
ci ho provato. Ed è anche riuscito bene e, soprattutto buono. Questo è
l’importante. Poi vedo gli altri strudel e mi vien voglia di mettermi dietro la
lavagna con le orecchie da asino, ma ritorno in me, io sono così, punto. Bado
alla sostanza, per definizione e mi perdo sui dettagli. Il fatto che ci siano cuoche
molto brave e fantasiose mi sconforta un po’, ma alla fine ognuno ha le sue
peculiarità…
Beh
se siete arrivati fin qui vi meritate la ricetta. L’idea era uno strudel con i
sapori e i profumi dell’estate, alla faccia della stagionalità. A contrasto dello
strudel un po’ acidulo, la crema al cioccolato bianco, ricca di dolcezza…
Per la pasta:
150 g di farina 00
100 ml di acqua
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
1 pizzico di sale
"Scaldate l’acqua, deve essere abbastanza calda ma non bollente. Setacciate la farina in un recipiente, aggiungete il sale e l’olio e versate a mano a mano l’acqua calda mescolando. Quando la farina avrà assorbito tutta l’acqua, togliete l’impasto dal recipiente e cominciate a lavorarlo con le mani su una spianatoia per un paio di minuti, fino ad ottenere un impasto morbido, quasi appiccicoso ma che comunque non resta attaccato alla spianatoia o alle dita. Mettete l’impasto a riposare, coperto da un panno umido o da una pellicola, per circa mezz’ora. Nel frattempo accendete il forno e portatelo alla temperatura di 180°C, modalità statica".
Per
il ripieno:
1
mela renetta
2
cucchiai di zucchero
2
cucchiai di pane grattugiato
1
bicchierino di rum
1
cucchiaino di cannella
Noce
moscata
Per
la crema
2
tuorli
Mettere
a bagno le albicocche in acqua calda alla quale avrete aggiunto il bicchierino
di rum. Lavare bene la frutta, pelare e affettare la mela. Traferire la frutta
in una padella capiente e passare a fuoco medio fino a che non si ottiene un
composto un po’ denso, ci vorranno 5 minuti circa. Aggiungere lo zucchero, il
pane grattugiato, le albicocche ben strizzate, la cannella e una abbondante
grattatina di noce moscata.
"Mettete una tovaglia pulita (possibilmente lavata con sapone neutro e ben sciacquata), di lino o di cotone, sopra a un tavolo. Infarinate leggermente la tovaglia, prendete l’impasto e cominciate ad appiattirlo con le mani sopra alla tovaglia, quindi spianatelo aiutandovi con un mattarello. Quando la sfoglia comincerà ad essere abbastanza sottile mettete da parte il mattarello, sollevate la sfoglia dal tavolo aiutandovi con le mani e, tenendola con le nocche nella parte sottostante, cominciate a tirarla verso l’esterno facendola girare ogni tanto e facendo attenzione che non si rompa. La sfoglia deve diventare praticamente trasparente. Riponetela nuovamente sulla tovaglia, dovreste aver ottenuto una sfoglia quadrata di circa cinquanta centimetri per lato. Siccome i bordi saranno rimasti un po’ più spessi, passate con le dita lungo tutta l’estremità della sfoglia tirando la pasta per assottigliarla."
"Mettete una tovaglia pulita (possibilmente lavata con sapone neutro e ben sciacquata), di lino o di cotone, sopra a un tavolo. Infarinate leggermente la tovaglia, prendete l’impasto e cominciate ad appiattirlo con le mani sopra alla tovaglia, quindi spianatelo aiutandovi con un mattarello. Quando la sfoglia comincerà ad essere abbastanza sottile mettete da parte il mattarello, sollevate la sfoglia dal tavolo aiutandovi con le mani e, tenendola con le nocche nella parte sottostante, cominciate a tirarla verso l’esterno facendola girare ogni tanto e facendo attenzione che non si rompa. La sfoglia deve diventare praticamente trasparente. Riponetela nuovamente sulla tovaglia, dovreste aver ottenuto una sfoglia quadrata di circa cinquanta centimetri per lato. Siccome i bordi saranno rimasti un po’ più spessi, passate con le dita lungo tutta l’estremità della sfoglia tirando la pasta per assottigliarla."
Spalmare
con molta delicatezza il composto sulla pasta appoggiata sulla tovaglia e
formare lo strudel, avendo l’accortezza, dopo due giri di ripiegare i lembi di
pasta all’interno. Appoggiare sulla teglia coperta di carta forno e cuocere a
180° per circa 40 minuti
Per
la crema
Portare
quasi a ebollizione il latte con 1/2 bacca di vaniglia. Montare i tuorli con lo
zucchero fino ad ottenere un composto bianco e spumoso. Aggiungere la farina setacciata
e poi il latte a filo sempre continuando a montare. Trasferire il tutto in un
pentolino a fondo spesso e porre sul fuoco a fiamma bassa. Dopo pochi munuti si
addenserà. Fate cuocere per un paio di minuti, togliete dal fuoco e unite il
cioccolato bianco fatto a pezzettini. Continuare a mescolare, fino a che il
cioccolato non è sciolto completamente.
Con questa ricetta partecipo all MTChallenge del mese di febbraio
ti ho intravista lunedì, ma poi sei scappata subito e non sono riuscita ad abbracciarti. Spero di riuscire a fermarti alla prossima. Ottima questa stagione "tardo-primaverile" dello strudel.
RispondiEliminaTi ho intravisto anch'io ma poi non ti ho più ribeccato. Peccato avevo voglia di abbracciarti ! Bacio e grazie
EliminaChe bello questo strudel rosso fuoco! Rosso come la passione che tutti ci mettiamo nel partecipare all' MTC! Bravissima!
RispondiEliminaMica tanto brava. Ma si gioca per giocare grazie!
EliminaEmmenomale che ti sei messa dietro la lavagna. No, perchè una mattarellata non te la leva nessuno.
RispondiEliminaIl ripieno è una poesia, la crema ci va a nozze e tu vuoi le orecchie d'asino...
Ma và và..... e non ti dico dove.
Bentornata lavatrice.
Bentornata Greta.
Nora
Niente lavatrice stavolta ... Orecchie da asino si! Grazie thelma!!!
EliminaGiulia''...toc toc!! Ma siamo sicuri?
RispondiEliminaNon è che poi arriva Greta e mi fa una caz....ramanzina perchè ho sbagliato persona?
Che qui a essere poco fisionomisti, anche nel virtuale, siamo in tanti!! ;)
Comunque , chiunque tu sia, esci da questo corpo e impossessati di me, anhce io voglio provare questo strudel così bello da vedere e così profumato, e pazienza per la stagionalità...lo proverò ad agosto con buona pce di tutti!
baci
Ma, ma io sono Greta!!!! Ahahah! Grazie mille Loredana, ormai sei una star!
Eliminapurtroppo anch'io sono poco fisionomista e la mia foto non c'è in giro, c'ero anch'io alla presentazione del libro, òa prossima volta tutte col cartellino! :-)
RispondiEliminasplendido il tuo strudel, amo i frutti di bosco!!! ciao
Francesca
Francesca difficile riconoscerti da questa foto! Grazie alla prossima faccio un cartello!
EliminaMa io ero convinta di avertelo gia' lasciato il mio commento...che stordita....Guarda, io al contrario delle altre ti do ragione: non so davvero con che faccia ti presenti davanti a cotanta bravura espressa dagli altri partecipanti all'MTC?....ma ci faccia il piacere ci faccia ....Greta!! Splendido il tuo strudel estivo e la crema e' davvero azzeccatissima per aggiungere la dolcezza al resto dei sapori....Un abbraccione .....Greta, a presto!
RispondiEliminaAhah grazie robe! Ma davvero andrei dietro la lavagna!
EliminaFantasia limitata? Poca manualità? Ma dove? Doveeeeeee???
RispondiEliminaVuoi che ti ci mando??
Io alla presentazione non c'ero, ma conto di esserci in quella di Firenze, almeno lo spero. Tu ci sarai??
No a Firenze non ci sarò' ... Capiterà l'occasione ! Grazie!
RispondiEliminaEd io leggendovi tutti sto imparando davbvero tanto!!
RispondiEliminaCara Greta/Giulia :) peccato non aver avuto l'occasione di conoscerti a Milano, io sono stata alla presentazione a Genova ma a quest'ultima non sono riuscita a partecipare. Comunque condivido tutto ciò che hai detto sull'mtc e sul libro :)
RispondiEliminaIl tuo strudel mi piace molto, per quel ripieno dolce ma acidino, caratteristica dei frutti di bosco, ma anche delle fragole e delle albicocche che hai utilizzato insieme ai primi, e che giustamente hai pensato di bilanciare con una bellissima e sofficissima crema bella dolce al cioccolato bianco. Bravissima!
Grazie mille per questa tua proposta.
Mari